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... l'economia europea guidata come la Farnesina nel 2014/2016...
10/9/2019 Estratto da Wikipedia: Paolo Gentiloni Silveri è discendente della famiglia dei conti Gentiloni Silveri nobili di Filottrano, Cingoli, Macerata e Tolentino. Educazione cattolica, si laurea in Scienze politiche alla Sapienza di Roma. Dal 1990 è giornalista professionista. Entrato in contatto con il Movimento Studentesco di Mario Capanna, dopo la confluenza del leader con un gruppo di militanti nel Partito di Unità Proletaria per il Comunismo Gentiloni partecipa alla fondazione del Movimento Lavoratori per il Socialismo (MLS), gruppo maoista di cui è segretario regionale per il Lazio, fino alla sua unificazione con il PdUP per il Comunismo. Nella sinistra extraparlamentare incontra tra gli altri Chicco Testa grazie al quale ottiene nel 1984 la direzione de La nuova ecologia, mensile di Legambiente, che mantiene fino al 1993. Durante gli otto anni di direzione de La nuova ecologia Gentiloni si lega a Francesco Rutelli divenendone portavoce dal 1993 (Rutelli eletto a sindaco di Roma). In seguito ricopre anche l'incarico di assessore al Giubileo del 2000 e al Turismo. Deputato per la Margherita (2001/2006) dal 2006 al 2008 ministro delle comunicazioni, governo Prodi II. Nel 2007 Gentiloni diviene oggetto di critica per una proposta di regolamentazione della comunicazione su internet che nel primo testo avrebbe costretto gran parte dei siti internet a registrazioni e adempimenti amministrativi (=+TASSE). Il testo è stato poi considerato un errore da parte dello stesso Gentiloni (ma davvero!!!?). Nel 2007 Gentiloni è tra i 45 membri del comitato promotore nazionale del Partito Democratico. Deputato PD dal 2008. E' tra i primi big del PD a sostenere Matteo Renzi. Ministro degli esteri e della cooperazione internazionale (2014/2016) nel governo Renzi. In sede europea, l'Italia di Gentiloni è stata tra gli stati membri più riluttanti alla stipula e ai periodici rinnovi delle sanzioni alla Russia per l'occupazione della Crimea e la guerra in Donbass. Come ministro degli Esteri, Gentiloni ha dovuto confrontarsi con il rapimento di 2 cooperanti italiane, nel gennaio 2015, negoziandone il rilascio dietro pagamento di un riscatto dopo che erano state tenute in ostaggio da alcuni terroristi siriani per 168 giorni. Gentiloni ha cercato, senza successo, di tenere una linea di fermezza con l'Egitto in seguito all'omicidio di Giulio Regeni, crisi diplomatica culminata con il richiamo dell'ambasciatore italiano a Il Cairo (poi trasferito a Bruxelles). Anche con l'India - relativamente alla vicenda dei maro' del febb2012 - la Farnesina di Gentiloni come primo atto ufficiale ha contattato i due sottufficiali di marina coinvolti nella crisi diplomatica tra India e Italia, assicurando in seguito al Parlamento una "rapida soluzione" della questione. RAPIDA?? ---> 8lug2019 udienza all'Aja Gentiloni è stato inoltre il primo ministro europeo a recarsi a Cuba dopo l'accordo con gli Stati Uniti, e ha visitato l'Iran poco prima e subito dopo lo storico accordo sul nucleare. -- Booking.com??? sembra piu interessato a viaggiare a livello internazionale che a ... risolvere problemi internazionali. Durante il suo mandato da ministro degli esteri sono più che triplicati i valori relativi alle licenze all'esportazione di armamenti, passando da meno di 2,9 miliardi di euro nel 2014 a oltre 8,2 miliardi di euro nel 2015, una cifra record dal dopoguerra. Tra questi primeggiano i programmi di cooperazione intergovernativa. Nel 2015 il MAECI non ha negato alcuna licenza di esportazione di armamenti. Dal 2014, inoltre, la relazione alle Camere sull'argomento non menziona i paesi destinatari finali di tali armamenti, rendendone difficile il controllo di legalità. Varie fonti hanno denunciato l'invio di oltre 5.000 bombe all'Arabia Saudita, parte belligerante della guerra in Yemen, così come di 3.600 fucili inviati alle forze militari dell'Egitto del presidente al-Sisi. Il 21 marzo 2015 Paolo Gentiloni, con il Ministro della Difesa Roberta Pinotti, senza consultare deputati, senatori o farne parola in Parlamento, firma il Trattato di Caen con la Francia (per la quale erano presenti il Ministro degli Esteri Laurent Fabius e della Difesa Jean-Yves Le Drian), che stipula la cessione di trecentoquaranta chilometri quadrati di mare italiano, tra Sardegna, Liguria e arcipelago toscano, al governo d'oltralpe. Dopo aver ratificato l'accordo, il 13 gennaio 2016 il governo francese sequestra il peschereccio Mina che, senza che i pescatori ne fossero a conoscenza, si trovava da quel momento in poi in acque territoriali francesi. Il peschereccio, portato sotto sequestro nel porto di Nizza da parte della Gendarmerie Maritime, viene riportato in Italia sotto pagamento di ottomila euro. Il Ministro Gentiloni decide di non intervenire nella questione diplomatica. No comment. Festeggiamo la sua nomina alla Commissione Europea, perfetto per tale posizione.
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