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NOTA SU DEUTSCHE BANK
10/4/2019 DEUTSCHE BANK è uno dei principali gruppi bancari a livello mondiale (con un patrimonio di circa 1,77 trilioni di dollari Usa è stata la quindicesima banca mondiale nel 2017 e la quarta in Europa) e le sue azioni sono quotate sia a Francoforte che a New York (NYSE). Da maggio 2017 il maggiore azionista è un conglomerato cinese: HNA Group che ha comunque ridotto la sua partecipazione al 7.9% del capitale ad inizio 2018. Da aprile 2018 – dopo tre anni consecutivi di perdite e due cambi in sei anni - è guidata dal tedesco Sewing. Nota per essere una delle banche con più derivati al mondo, nel 2016 fallì gli stress test americani ed il Fondo Monetario Internazionale la definì allora “la fonte dei maggiori rischi sistemici tra le banche al mondo”. Dal 2015 ha accumulato diverse pendenze legali negli Usa ed è stata multata per un importo di 2,5 miliardi di dollari per lo scandalo Libor. Contro la fusione Deutsche Bank-Commerzbank voluta dal ministro delle finanze socialdemocratico Scholz si sono posti i potenti sindacati tedeschi: le previsioni, infatti, sono che su 140 mila addetti fra le due banche, 30 mila dovranno essere licenziati. Ed anche la stampa tedesca non è morbida con Deutsche Bank sul fronte dell'integrazione di Postbank, definita un fallimento, quantomeno allo stato attuale. Le entrate di Deutsche Bank derivanti da negoziazione di titoli si sono contratte per sette trimestri consecutivi ed uno dei motivi per cui Deutsche Bank sta cercando un accordo con altre banche è quello di spostare o comunque frammentare i soggetti della sua imponente massa di derivati. L'attuale stima di consenso per il primo trimestre di Deutsche Bank, compilata da JPMorgan, registra un calo delle entrate commerciali del 18,6% (la banca dovrebbe annunciare i risultati il 26 aprile). Restiamo negativi sul titolo, atteso raggiungere target sotto i 6.00€.
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