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Attualità
23/5/2018 Il veloce rafforzamento del dollaro su euro, passato in un solo mese da 1.24 agli attuali 1.17 (guadagnando oltre il 5.5%) è destinato a divenire il market-mover delle prossime settimane, influenzando sia i mercati azionari che le principali commodities. Il cross si trova ora a ridosso dell’importante zona di supporto settimanale 1.1550 la cui tenuta consentirà l’effettuazione di rimbalzi. La netta violazione del supporto settimanale e chiusure sotto 1.14 innescherebbero un drastico alleggerimento delle posizioni in euro. Il rafforzamento ha riportato il cambio sui livelli di dicembre2017, con Borse USA e petrolio però ancora sui massimi. Le prospettive sono quindi per un veloce ridimensionamento dei valori azionari USA ed europei (Piazza Affari compresa) nonché per ritorni del petrolio WTI sotto i 70dollari. L’ Euro è debole (-3.3%) anche contro Franco Svizzero: scende da 1.20 agli attuali 1.16 perdendo il -3.3% nei confronti della moneta elvetica. In caduta libera la lira turca che contro euro si spinge sino a 5.77 deprezzandosi di un ulteriore -17% da inizio maggio. Ad allarmare gli investitori sono state le dichiarazioni del presidente Erdogan che intende gestire in prima persona la politica monetaria turca dopo le elezioni presidenziali anticipate del 24giugno, ed il pesante debito di Ankhara (che potrebbe facilmente andare fuori controllo; tasso attuale: 8%). L’ORO ha reagito al rafforzamento del dollaro scendendo sotto quota 1300dollari (non accadeva da marzo), indirizzandosi verso area 1270/1250 dollari/oncia. Tra le notizie di rilievo internazionale: SONY acquisisce il controllo di EMI Music Publishing per oltre 2 miliardi di dollari (l’accordo deve ottenere l’approvazione di Stati Uniti ed UE), confermando la sua leadership come piu grade società di pubblicazione musicale del mondo e con business in ascesa grazie al digitale ed ai ricavi ottenuti dai servizi di streaming forniti da società quali Spotify ed Apple (in aprile Sony ha registrato un utile annuo record di 4.5miliardi). Si presenta inoltre agguerrita giovedi l’assemblea annuale di DEUTSCHE BANK, con il fondo attivista britannico Hermes Eos che ha chiesto la sostituzione dei vertici, indicandoli quali responsabili delle scelte all’origine delle perdite degli ultimi anni. Febbre in salita per lo Spread BTP/Bund, che si porta a 190 (rendimento dei decennali sopra il 2.40%), indirizzato sopra quota 205 (e con target successivi superiori) testimonia l’aumento della tensione degli investitori internazionali nei confronti dell’Italia dopo l’inserimento dei minibot nel programma di governo 5Stelle/Lega, visto a Bruxelles come tentativo di Roma di allentare i legami e di costituire un proprio “sistema di pagamento” parallelo. E sulla sola notizia si sta assistendo ad una uscita degli investitori dai bond italiani verso i bund tedeschi (Bund sopra 159) che hanno migliore rating. A cura di Daniela Turri www.fib30online.it
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