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BAIL-IN e TASSI USA
22/9/2016 RIPROPONIAMO un ns pezzo sul BAIL-IN qui pubblicato esattamente un anno fa: il 16sett2015. "In questi ultimi giorni sono sostanzialmente DUE i temi che focalizzano l'attenzione di TV e media, con interventi vari di giornalisti, opinionisti, analisti, economisti e politici:
---Iniziamo da BAIL-IN: ne avevo già scritto ampiamente qui nel pezzo relativo alla Grecia pubblicato il gg 8/lug/2015, e dicevo: "Peccato pero' che sia passato sotto silenzio quanto fatto e detto dal Governatore della Banca d’Italia, Vincenzo Visco, e cioè "che le banche devono informare la clientela che potrebbero dover contribuire al risanamento di una banca“. Questa decisione di porre i correntisti nella condizione di SOCI in solido delle banche per quanto riguarda le perdite - mentre per i profitti non se ne parla, guarda un pò... - è decisione presa nel nov/2013 dalla Commissione Economica Europea e ratificata a maggio appunto dal ns Governo, Legge di Delega Europea DDL1758 già approvata in prima lettura al Senato. Notare come il limite di 100.000 euro di garanzia (Fondo Interbancario di Garanzia su Depositi e Prestiti) è un limite variabile, in Germania ad esempio è di 30.000 euro, quindi non possono stare tranquilli neppure coloro che hanno meno di 100.000 euro sui conti. Potrebbe quindi essere modificato al ribasso anche in Italia da un momento all'altro. Notare come il Fondo di Garanzia sia un fondo a cui partecipano pro quota tutte le banche ma se dovesse fallire o avere difficoltà finanziarie una grande banca, salterebbe tutto il sistema e quindi ci sarebbe il rischio che nemmeno i depositi fino a 100.000€uro possano essere coperti da garanzia. In caso di dissesto bancario si andrebbero a colpire in ordine:
Ci sono passività escluse/non coinvolte dal bail-in? Si è in attesa della normativa ufficiale ma, a rigor di logica, sarebbero escluse dal bail-in: - i depositi di importo fino a 100mila euro (protetti dal sistema di garanzia dei depositi ma con le notazioni, eccezioni e rischi di cui sopra abbiamo detto); - passività garantite come covered bonds e altri strumenti garantiti; - passività derivanti dalla detenzione di beni della clientela (come ad esempioquanto contenuto nelle cassette di sicurezza) o in virtù di una relazione fiduciaria (come i titoli detenuti in conto deposito); - passività interbancarie (ad esclusione dei rapporti infragruppo) con durata originaria inferiore a 7 giorni; - passività derivanti dalla partecipazione ai sistemi di pagamento con una durata residua inferiore a 7 giorni; - debiti verso dipendenti, debiti commerciali ed anche fiscali purché privilegiati dalla normativa fallimentare. Mi chiedo quindi se coloro che siedono al Senato hanno capito cosa hanno approvato: se non lo hanno capito, cosa ci stanno a fare al Senato?; e lo hanno capito: è ancora peggio e dovrebbero essere destituiti immediatamente in quanto loro sono RAPPRESENTANTI di un popolo e credo proprio che nessuno avrebbe votato per permettere alle banche di venire a portarvi via quanto avete in tasca e senza preavviso. Siamo davvero figli di un dio minore, moderni vassalli di un Europa che piu feudale non si puo'. Tornando a noi (ed al BAIL-IN): pertanto chiunque possieda un conto corrente bancario deve sapere che lui stesso potrà contribuire al risanamento della banca in perdita. Il sistema bancario europeo investe la Bce di poteri ancora maggiori sulla supervisione del sistema bancario italiano; Ministero del Tesoro e Banca d’Italia perdono ulteriore terreno nei confronti delle autorità sovranazionali. La novità più significativa della Legge in questione è probabilmente il bail-in, quello strumento che impone le perdite della banca ai correntisti con più di 100.000 euro nei loro depositi bancari, e agli azionisti e ai creditori non garantiti. Quindi noi CORRENTISTI, siamo stati chiamati OBBLIGATORIAMENTE a condividere (anzi...a coprire) le perdite delle Banche ma, chissà perchè, non ci chiamano quando si tratta di condividerne i guadagni. Già questo sarebbe stato sufficiente a farci scendere TUTTI in piazza il mattino dopo, invece stiamo qui a disquisire di aria fritta DA MESI. Oggi sentivo un economista dire che "l'Italia non è Cipro". Infatti: qui da noi sarà tutt'altra cosa, Italian Style!. Intanto facciamo già le "prove": il primo caso di bail-in italico sarebbe già avvenuto a fine luglio e riguarda la Banca Romagnola Cooperativa (BRC), qui alcune informazioni: http://www.ilgiornale.it/news/cronache/primo-caso-bail-banca-viene-salvata-dai-risparmiatori-1156414.htm. Ed un'altra si profila all'orizzonte: http://finanza-mercati.ilsole24ore.com/azioni/analisi-e-news/tutte-le-news/news-radiocor/news-radiocor.php?PNAC=nRC_16.09.2015_21.05_72938526 ---Ed ora passiamo all'altro tema: il rialzo dei tassi USA, previsto già per il secondo semestre del 2015. Il fatto che la Fed alzi o meno di 0.25% oppure 0.50% od anche dell'1% i tassi (od anche non faccia nulla il 17/sett ma lo faccia piu avanti) non sposta di un millimetro due punti principali: (1) quando avverrà, il rialzo dei tassi da parte degli USA fornirà il segnale che la curva dei tassi "gira" al rialzo e, come sempre, investirà via via tutte le altre valute. Già oggi con tassi negativi su alcune valute - situazione che non si è mai realizzata per molto tempo - i detentori di Bond stanno iniziando a liquidare (bond/bund/btp/bonos/guilt...). Quando si avrà il rialzo dei tassi innanzitutto i possessori di T-bond USA od obbligazioni in dollari avranno la conferma di poter ottenere maggiori tassi di interesse sui loro capitali nei prossimi mesi. Cio' innescherà una valanga di vendite su Bond ed Obbligazioni denominate in US$ (ma le vendite inizieranno a colpire anche BTP, BUND, BONOS, BOND,...) E la Cina detiene la fetta maggiore di US$ Bond: pensate se anziché diluire le vendite, si presenteranno sul mercato in blocco: un elefante in una cristalleria farà meno danni. (2) coloro che si indebitano in US$ pagheranno di più d'ora in avanti per prestiti in US$ ma, con l'interesse sull' euro allo 0.50% e la BCE incapace di muoversi, sarà solo una questione di "shiftare" da US$ ad Euro od altre valute (il CHF e la corona danese sono a interesse negativo, per esempio). E l'azionario ha già la strada segnata: tassi USA +/- porteranno solo uno starnuto momentaneo sui mercati, non modificando le previsioni (vedere quanto scrivo nella sezione INDICI del mio Report Azioni ed Indici). (3) i tassi si alzano in presenza di inflazione o di avvio di ripresa inflattiva: situazione attualmente NON presente negli USA e quindi, a rigor di logica, domani avremo un nulla di fatto. A cura di Daniela Turri - Analista Tecnico Indipendente
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